
“La parola, l’immagine, il suono. Le edizioni d’arte del Cavallino”.
Venerdì 3 novembre, alle ore 18, verrà inaugurata negli spazi della Libreria Minerva la mostra “La parola, l’immagine, il suono. Le edizioni d’arte del Cavallino”.
Opere grafiche e fotografiche, libri d’artista, libri sull’arte, video, album musicali: caratterizzato dall’eterogeneità dei materiali esposti, il progetto, curato da Nicola Galvan, vuole rappresentare un racconto possibile dell’articolata attività delle Edizioni del Cavallino, fondate nel 1934 a Venezia dal collezionista Carlo Cardazzo. La creazione della casa editrice precede di qualche anno l’apertura, nella stessa città lagunare, della celebre Galleria Del Cavallino, che contribuirà in modo decisivo, prima sotto la guida di Carlo Cardazzo, in seguito sotto quella del figlio Paolo, alla diffusione e alla promozione dei linguaggi artistici d’avanguardia in Italia. Lucio Fontana, Giuseppe Capogrossi, gli spazialisti veneziani, Jean Dubuffet, Joe Tilson, i più importanti esponenti della videoarte e della performance: questi alcuni degli artisti con i quali i Cardazzo instaureranno, nel corso degli anni, una collaborazione stretta e in qualche caso esclusiva, che troverà un riflesso anche nelle raffinate edizioni recanti il logo del Cavallino. Assieme a quelle di altri autori, le loro più significative opere d’arte moltiplicata saranno presentate nella mostra. Particolare risalto verrà riservato alla collana “Cahier de Poche”, per la quale gli artisti erano invitati a progettare e illustrare libri-opera tascabili e apribili a fisarmonica: oggetti che presentano una corrispondenza ideale con gli ambienti della Libreria Minerva, nella quale convivono da sempre le rarità letterarie e le arti visive.
Tra i suoi momenti più significativi, il progetto annovera l’esposizione della cartella fotografica Relation in space, che testimonia l’azione performativa compiuta da Marina Abramović e Ulay nel 1976 a Venezia; nonché, un’installazione sonora dedicata alle esperienze musicali di Jean Dubuffet e Asger Jorn, che le Edizioni del Cavallino stamparono su quattro dischi in vinile nel 1961. La mostra sarà aperta da un intervento del Prof. Giovanni Bianchi, docente di Storia dell’Arte Contemporanea dell’Università di Padova e autore del volume “Un cavallino per logo. Storia delle Edizioni del Cavallino di Venezia”.
La chiusura della mostra sarà affidata a Michele Sambin e agli altri pionieri della Video Arte in Italia, la cui storia si intreccia fin da subito con quella della Galleria: le sale sotterranee della Libreria Minerva ospiteranno la proiezione dei lavori realizzati da questi artisti durante gli anni settanta per il Cavallino, alcuni dei quali divenuti oggetto di pubblicazione da parte della omonima casa editrice.












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